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brano
 
Cicerone
Brutus, 132
 
originale
 
[132] Iam Q. Catulus non antiquo illo more sed hoc nostro, nisi quid fieri potest perfectius, eruditus. multae litterae, summa non vitae solum atque naturae sed orationis etiam comitas, incorrupta quaedam Latini sermonis integritas; quae perspici cum ex orationibus eius potest tum facillume ex eo libro, quem de consulatu et de rebus gestis suis conscriptum molli et Xenophonteo genere sermonis misit ad A. Furium poetam familiarem suum; qui liber nihilo notior est quam illi tres, de quibus ante dixi, Scauri libri.
 
traduzione
 
132 Quinto Catulo ebbe una formazione intellettuale non alla maniera degli antichi, ma ormai alla nostra - se non che vi pu? ancora essere qualcosa di pi? perfezionato -: una vasta cultura letteraria, la pi? grande gentilezza non solo nei costumi e nel carattere, ma anche nel parlare, una lingua di purezza incorrotta; la si pu? vedere dai suoi discorsi? e nel modo pi? evidente dal libro sul suo consolato e sulle gesta da lui compiute, scritto in uno stile morbido e veramente degno di Senofonte, che egli dedic? al poeta Aulo Furio, suo amico; questo libro non ? affatto pi? conosciuto dei tre di Scauro, dei quali ho parlato prima. ?
 

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